Le calciatrici spagnole tornano in squadra

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Le calciatrici spagnole vincitrici della Coppa del Mondo, dopo aver effettuato uno sciopero, fanno il loro ritorno in squadra.

L’organizzazione che rappresenta le calciatrici della nazionale femminile spagnola di calcio ha annunciato mercoledì che le campionesse di Coppa del Mondo hanno deciso di porre fine allo sciopero, in seguito alla promessa della federazione calcistica di apportare “cambiamenti immediati e profondi” alla sua struttura.

La decisione è stata presa dopo una maratona di riunioni che ha coinvolto giocatori, dirigenti della Federazione spagnola, membri del Consiglio sportivo nazionale e rappresentanti dell’Associazione delle giocatrici professioniste. Victor Francos, il capo del Consiglio Nazionale dello Sport, ha dichiarato ai media: “Domani sarà istituito un comitato congiunto tra la Federcalcio, il Consiglio Nazionale dello Sport e le giocatrici per attuare gli accordi raggiunti oggi. Le giocatrici hanno espresso l’esigenza di cambiamenti profondi nella federazione e ci impegniamo a mettere in atto queste modifiche immediatamente”.

Sebbene non siano stati specificati dettagli sulla natura di tali cambiamenti, Francos e Rafael del Amo, il capo della commissione nazionale di calcio femminile, hanno dichiarato che saranno annunciati “a breve”.

Amanda Gutierrez, presidente della WTA (Women’s Tennis Association), ha affermato che “le giocatrici hanno mostrato un forte senso di unità e la stragrande maggioranza ha scelto di rimanere in squadra per cercare di raggiungere un accordo”.

In precedenza, cinque calciatrici, ovvero Misa Rodriguez, Olga Carmona, Oyhane Hernandez, Eva Navarro e Terry Abera, avevano annunciato la loro decisione di non rappresentare la nazionale fino a quando non sarebbero stati apportati cambiamenti nella federazione locale. Tuttavia, sono state convocate per la prossima partita della European Nations League contro la Svezia.

Questo sviluppo arriva in seguito a tensioni emerse nel contesto di una controversia con la federazione, inclusa un’accusa di Jenny Ermoso riguardante uno scandalo denominato “Rubiales Kiss” durante la cerimonia di premiazione dei Mondiali.

Ermoso ha affermato che la federazione ha cercato di dividere le giocatrici e di manipolarle, minacciando azioni legali e infliggendo multe finanziarie a chiunque si fosse rifiutato di giocare. In base alla Legge sportiva spagnola, il rifiuto di giocare con la nazionale comporta una multa di 30.000 euro e la sospensione della licenza di gioco rilasciata dalla federazione per un periodo variabile tra 2 e 15 anni.

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